Si analizza la facoltà del sentimento ( facoltà del giudizio) intesa come organo dei giudizi riflettenti i quali si distinguono da i giudizi determinati che determinano l' oggetto fenomenico, e si dividono in giudizi estetici che riguardano il rapporto tra il soggetto e la rappresentazione dell'oggetto e ne valutano l'accordo e teologici che colgono l' ordine finalistico interno degli oggetti stessi.
Si afferma che il giudizio estetico nasce dal sentimento (di piacere o dispiacere) esso è contemplativo disinteressato e universale infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune il quale coglie l' accordo tra l' immagine della cosa e le nostre esigenze di unità e finalità, infatti Kant afferma che la bellezza non è nelle cose ma nel soggetto che le percepisce.
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